ANTITETISMI E ANTIESTETISMI

Le contrapposizioni della fede

“Giochiamo” con le parole sul titolo, ma solamente per evidenziare in maniera diversa quello che risulta essere uno dei più grandi problemi ecclesiastici del XXI sec. La chiesa di oggi posa lo sguardo su ciò che si vede, al contrario di quello che la Bibbia insegna (2 Cor. 4:18). Si tende ad estetizzare troppo.

Ogni cosa e persona viene vista con gli occhi della carne ma non con quelli del cuore. A tal punto, tutto ciò che è antiestetico, che non è bello all’apparenza, che non attrae lo sguardo, viene rigettato, bandito come merce di seconda mano. Non v’è spazio per gli antiestetismi nelle chiese! Parliamo, ovviamente, in linea generale su concetti che possono riguardare ogni minimo aspetto della comunità: dal colore spento di un locale di culto, ad un sermone non esteticamente attraente e soddisfacente.

Nella mia esperienza una volta incontrai un fratello che disse: “Mi vergogno a portare un’anima nuova in questo locale vecchio e trascurato”. Davanti a tale mentalità che ha ben preso piede, o meglio, ha preso pieno possesso di questa “società estetica ed estetizzante”, non possiamo fare a meno di indignarci e ritornare a Colui che non guarda all’apparenza (ciò che colpisce lo sguardo N.R.; ciò che sta davanti agli occhi Diod.), ma al cuore

Questo studio si prefigge di porre l’enfasi non tanto sulla questioni antiestetiche, ma su quelle antitetiche (antí, col sign. di “contro”; thésis “posizione”). Vi sono, soprattutto nel N.T., delle forti espressioni antitetiche, contrapposizioni sulle quali il credente dovrebbe riflettere molto più che su fattori antiestetici!!!

L’antitetismo fra carne e spirito è antico quanto il mondo: sin dalla creazione si sottolinea la differenza sostanziale tra la parte corporea dell’uomo e quella spirituale. L’uomo è considerato come basar, nephes, ruach: corpo (lett. “carne”), anima e spirito.

Nel N.T. si inserisce il forte contrasto fra la carne, le sue opere ed il frutto dello Spirito:

Sostanze antitetiche.

Partiamo da un’analisi “empirica” dei termini: l’uno materiale, l’altro immateriale. La radice greca pneu, indica il moto carico di energia che è proprio dell’aria in movimento. La carne indica la condizione umana tendente al peccato, non sempre la materia carnosa con cui è formato un essere vivente. Carne e spirito sono dunque sostanze opposte.

 

Desideri antitetici.

“Sono cose opposte tra loro”. Paolo parla di desideri CONTRARI, poiché quel che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace… (Rom.8:6-8).

 

Opere antitetiche.

Non ci vuole un genio per comprendere che carne e Spirito producono opere antitetiche, così contrapposte da non potersi mischiare (Gc.3:11; Mt. 7:18).

I vermi hanno un debole per la carne dei superbi (Erode) e, quando diventiamo molto potenti e grossi, non vedono l’ora di fare un bel banchetto con noi [C.H.S.]

Il secondo antitetismo che analizzeremo esce direttamente dall’insegnamento del nostro Signore, che, come sempre, ci “mette in crisi” costringendoci ad auto-esaminarci (1 Cor. 11:28). Non si può essere del mondo e di Cristo allo stesso tempo, sono cose opposte tra loro: se sei discepolo, il mondo ti odia; se sei del mondo, esso ti ama. La doppia cittadinanza (mondana e celeste) non è fattibile!! Il discepolato non si può assolutamente conciliare con il “mondanismo”… La misura del tuo disaccordo con il mondo è il termine di valutazione del tuo accordo con il Salvatore. [A. McLaren]

 

Mondi antitetici.

Il mondo del discepolato ed il mondo a noi circostante non hanno cose in comune: sono due mondi opposti, al punto che Gesù disse voi non siete DEL mondo…

 

Scuole antitetiche.

Alla scuola del mondo s’impara l’arrivismo, la superbia, l’egoismo… alla scuola del Signore s’impara l’umiltà, la mansuetudine, l’amore, l’altruismo… (Mt.11:29).

 

Sentimenti antitetici.

Nel mondo s’impara ad odiare, con Cristo s’impara l’amore, poiché Egli è l’amore incarnato. Alla Sua scuola s’impara l’odio “prefetto” (Sl. 139:22). “Come uno scoglio ostacola la navigazione, un peso rallenta colui che corre ed un ramoscello di vischio impedisce il volo dell’uccello, allo stesso modo l’amore per il mondo è, per il cristiano, un ostacolo nel suo cammino col Signore” [Nathaniel Hardy, 1660]Mescolare il mondo con la chiesa è un crimine; ci attira una terribile maledizione, distrugge e corrompe la devozione [C.H.S.]

Dio meno il mondo è uguale a Dio, ma il mondo meno Dio è uguale a zero. [L.. Wood]

Il “nessuno” di Gesù indica che le due cose sono inconciliabili proprio per la loro antiteticità, ma nello specifico il Signore parla di due amori e di due tipologie di servizio:

 

Amori antitetici.

L’amore verso Mammona è l’amore per il denaro, radice di ogni sorta di male (Pr. 13:8). L’amore verso Dio è radice di ogni bene e benedizione!!!

 

Servizi antitetici.

Il servizio a Mammona non è un servizio “pulito”, ma comporta compromessi, bugie, sotterfugi… il servizio a Dio è qualcosa di sacro!!! Consideriamo che perfino l’offerta è considerata un servizio sacro nel N.T. (2Cor.9:12). Servendo Mammona ci siCONTAMINA, servendo Dio ci si SANTIFICA…

 

Risultati antitetici.

Servendo Mammona avrai un tesoro sulla terra (salvo tignole, ruggini e ladri), servendo il Signore avrai un tesoro in cielo: un tesoro che nessuno ti potrà rubare, incorruttibile, indistruttibile ed immarcescibile!!!

 

Il denaro ti acquisterà un letto, ma non il sonno;
il cibo, ma non l’appetito;
una casa ma non una famiglia;
il divertimento ma non la felicità;
degli amici, ma non una spalla su cui piangere;
una croce, ma non un Salvatore;
un banco in chiesa, ma non in cielo;
quello che il denaro non può comprare,
Gesù te lo da gratuitamente ed in abbondanza!!
[Anonimo]
Paolo esclude queste due possibilità, perché i due servizi vanno in direzioni completamente opposte. Vi sono delle belle pagine dell’apostolo sulla schiavitù e sul rispetto che i cristiani della prima chiesa dovevano avere per i loro padroni (Col. 3:22).

 

Padroni antitetici.

Se parliamo di due servizi, parliamo di due padroni. Credo che non vi sia bisogno di spiegare la differenza fra questi due… (Col. 3:22 …soltanto quando vi vedono).

 

Salari antitetici.

Servire gli uomini ci fa divenire solamente dei salariati qualsiasi, mentre servire Dio ci fa ottenere la corona della vita, la corona della gloria, della giustizia… (Ap. 2:10). Va precisato che il coronamento del credente non sarà salariale, ma sarà un premio per il servizio svolto! Poiché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio…Dio dona, non paga. Noi non siamo dei mercenari, ma figli di Dio: come tali non facciamo nulla per un vile guadagno, sapendo che saremo premiati dal nostro Padre celeste!!!

 

Soddisfazioni antitetiche.

Le soddisfazioni che rese dal servizio umano sono misere, potremmo dire quasi nulle ed ovviamente esclusivamente materiali. Invece, non basterebbero libri per descrivere le soddisfazioni che si hanno nel servire Cristo, il Signore della gloria!!!