Mi sono convertita a Cristo all’età di sedici anni. Grazie a Dio sono nata in una famiglia cristiana, dove mi è stato sempre insegnato ciò che c’è scritto nella Bibbia e dove ho sempre avuto dei buoni esempi riguardo all’essere figli di Dio. Mi è sempre stato parlato della salvezza dell’anima per fede, mediante il sacrificio
sulla croce di Cristo Gesù per noi; sapevo che Lui è morto per i nostri peccati, sapevo che Lui è risorto e che è vivente. Sapevo che Lui ci ama più di chiunque altro, sempre, in ogni istante, eternamente e incondizionatamente. Sapevo che Lui ci conosce più di chiunque altro e che può e vuole renderci nuove creature in Lui. Insomma, sapevo quello che la Parola di Dio dice all’uomo. Il problema è che non lo avevo ancora realizzato nella mia vita.
Dai primi momenti in cui presi coscienza di tutto ciò, quindi intorno ai dieci anni, fino all’età dei tredici/quattordici anni circa, iniziai a cercare il Signore. Volevo essere salvata, ma
c’erano due motivi per cui questo non accadeva: il primo, era che lo stavo chiedendo a Dio solo per paura di andare all’inferno; il secondo, era che in realtà non sapevo ciò che stavo chiedendo e non cercavo Dio con tutto il cuore.
Nel corso dell’anno successivo, iniziai ad avere problemi a scuola. Ero presa di mira (per motivi, credo ad oggi, molto vaghi) da alcuni compagni, e a questo si aggiungeva una delusione ricevuta da parte di una persona a me cara. Iniziai a coltivare dentro di me una rabbia molto grande. Ero arrabbiata sempre con qualcuno, anche con la mia famiglia e verso i fratelli e le sorelle della chiesa che frequentavo. Trovavo appigli sciocchi per litigare con gli altri. Cresceva dentro di me una ribellione verso tutti. Non c’erano seri motivi per tutto ciò, semplicemente io mi ritenevo forte, mi ero messa contro tutti. Credevo, anzi, mi illudevo di potere affrontare qualsiasi delusione da sola, illudevo me stessa che non mi importava se qualcuno mi feriva, potevo sopportarlo tranquillamente. Ricordo che in parallelo a tutto ciò, piangevo quasi tutti i giorni. Ero profondamente triste e delusa. Ce l’avevo col mondo senza motivi precisi o particolarmente seri. Cosa più grave e triste di tutte: avevo smesso di cercare il Signore. Non mi importava più conoscerlo, avevo altri desideri in mente e avevo brutti sentimenti dentro di me. Rabbia e tristezza.
Una sera di febbraio, nel 2011, mi trovavo in chiesa. Dopo il culto, tutti avevano programmato di restare insieme e guardare un film. Si trattava di un film cristiano, ed io ovviamente non volevo restare. Ma, essendo minorenne, grazie a Dio all’epoca dipendevo da mia madre e dalla sua auto, per cui dovetti restare in chiesa insieme a tutti gli altri. Questo film parlava di una coppia sposata che si converte a Cristo ma il passaggio che a me toccò profondamente fu quello in cui il papà (cristiano) del marito, incoraggia e invita suo figlio ad arrendersi a Dio. Le parole furono “Gesù ti ama anche se gli hai voltato le spalle”.
Con quelle parole lo Spirito Santo mi fece realizzare ciò che Cristo aveva fatto per me sulla croce e l’amore perfetto ed immenso che provava per me nonostante io fossi una peccatrice e nonostante io non meritassi quell’amore. Capii che avevo sbagliato tutto a non averlo accettato prima. Allora feci una semplice preghiera, con tutto il mio cuore e con la gioia immensa che avevo dentro di me per ciò che avevo realizzato, dissi: “Signore ho sbagliato tutto nella mia vita, voglio servire Te, ti dono tutto ciò che ho.”
E da quel momento mi sentii rinata, ero rinata! Gesù aveva cambiato il mio cuore, la mia vita, ogni cosa! Da quel momento avevo la ferma e completa certezza che qualsiasi cosa mi fosse successa nella vita, Dio era con me, e non avevo nessuna paura. Anche i comportamenti dei miei compagni di scuola cambiarono, e sicuramente cambiò il mio modo di vedere e affrontare le cose, grazie all’aiuto che Dio mi dava. E come conseguenza alla salvezza, non avevo più paura di andare all’inferno perché sapevo che ero diventata una figlia di Dio, non per i miei meriti, ma solo ed esclusivamente grazie al sacrificio che Gesù aveva fatto per me sulla croce.
Grazie al Suo amore. La rabbia e la tristezza erano scomparse, non provavo più delusione e rabbia verso gli altri, ma provavo solo gioia, pace e amore. Un amore che non veniva da me, ma veniva da Dio. Adesso ho 23 anni, tra pochi giorni saranno sette anni che ho conosciuto Dio; in questi anni ho commesso degli errori, (perché convertirsi a Cristo non significa diventare perfetti, siamo sempre dei peccatori finchè rimaremo su questa terra, anche se questo ovviamente non ci autorizza a sbagliare) ma in ogni momento, in ogni circostanza Dio è rimasto fedele, mi ha sempre perdonata, mi ha sempre rialzata se cadevo; perché Lui a differenza dell’uomo non delude mai. Non mi sono mai pentita della scelta che ho fatto e mai me ne pentirò, grazie a Dio posso essere qui a scrivere di Lui e di ciò che ha fatto per me.
Quindi il mio invito è rivolto a chi non ha ancora accettato questa meravigliosa realtà: apri il tuo cuore a Dio, e Lui non esiterà ad accoglierti. Siamo stati creati per questo: conoscere, amare, servire e glorificare il nostro Creatore, vivere con il nostro Dio.