Mi chiamo Nicola e desidero raccontarti come l’amore di Gesù mi ha liberato dalla schiavitù di questo mondo donandomi la salvezza.

Sono cresciuto in una famiglia media italiana e ho ricevuto tutti gli insegnamenti che ti impone la società e la tradizione. Fin da piccolo pertanto ho frequentato la Chiesa Cattolica ma devo dire che, a differenza della maggior parte dei miei coetanei, ho sempre avuto un forte senso della presenza di Dio, il che mi spinse a cercare di fare qualcosa di più e di conseguenza entrai fin da piccolo a far parte del gruppo dei chierichetti della Chiesa paesana.

All’età di 10 anni, io e la mia famiglia, ci trasferimmo in un altro paese limitrofo e smisi di frequentare la Chiesa, ma il senso della presenza di Dio non mi abbandonò e mi “aggrappai”, aggiungo grazie a Dio, all’unica cosa che mi era rimasta dal catechismo; il libro dei Vangeli. Anche se sporadicamente, lo leggevo e trovai subito conforto nell’affermazione di Gesù citata in Matteo 6:6 << Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa>>.

Negli anni dell’adolescenza però prevalse nella mia vita il desiderio di soddisfare il mio IO e pertanto assecondai tutte le tentazioni che il mondo offriva, facendo a gara con i miei amici a chi trasgrediva di più le regole.

Divenni dipendente a tutti i vizi possibili; sigarette, droga, alcol, discoteche, etc. il che, insieme al fatto che la mia famiglia non era facoltosa, mi spinse a rubare addirittura i monili d’oro di casa per venderli e ricavarci i soldi che mi servivano per sostenere quella schiavitù.

Nonostante quel tipo di vita mi rendesse apparentemente felice, sentii crescere dentro di me un peso, strettamente collegato ad un’altra citazione di Gesù riportata in Marco 10:25, che mi tormentava dai tempi delle scuole medie, recitata un giorno da una Professoressa (grazie a Dio anche per questa Professoressa) e che dice <<È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».

Quella citazione mi pungolava non perché fossi mai stato ricco, ma perché mi faceva sentire in una condizione di peccato.

Imperterrito però continuai a non dare importanza a quella sensazione, fino a che a 24 anni mi ritrovai disoccupato, con una fidanzata a cui non potevo dare un futuro e con dei prestiti sulle spalle che non sapevo più come pagare.

Soltanto a quel punto riconobbi che avevo fallito.

Umiliato e disperato pregai Dio, gli chiesi perdono per quello che ero e misi tutta la mia vita nelle Sue mani. Non avevo più le forze per sopportare quella situazione da solo.

Sentii subito un senso di tranquillità che mi pervase, come se il peso che avevo lo avessi di colpo gettato a Lui.

Nei giorni seguenti sentii il desiderio di partecipare ad una riunione di Culto della Chiesa Evangelica frequentata dalla mia fidanzata e Dio mi parlò attraverso la predicazione della Sua Parola, al che sentii dentro di me una nuova sensazione, come di appagamento dalla sete. Decisi quindi di comprare una Bibbia e continuare a coltivare quel rapporto con Dio che mi dava pace e gioia.

Nei mesi successivi Dio mi liberò definitivamente da ogni vizio e ristabilì la mia vita anche materialmente. Posso dirti che da quel giorno ho instaurato un rapporto sempre più intimo con Lui attraverso la preghiera e la Sua parola, stò realizzando sempre più la Vera pace e ho compreso che soltanto il sangue di Gesù può purificarmi e farmi passare attraverso “la cruna dell’ago”.

Oggi, in risposta alla mia preghiera, servo il Signore con mia moglie, inoltre Dio mi ha dato grazia di avere anche un figlio e posso garantirti che, anche se le difficoltà non sono mancate, da quando decisi di porre la mia fiducia in Gesù, le ho superate tutte grazie al Suo aiuto.

Dio ti benedica.